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Sempre più le famiglie che sospendono il pagamento delle rate condominiali causa crisi. A Bologna, nel 2014, sono aumentate del 33,8%, a Roma del 33 e a Napoli del 32,7%. In Veneto la situazione meno grave con incrementi che oscillano tra il 19% di Venezia e il 21,3% di Padova. È quanto emerge da un’analisi condotta da Confabitare, l’associazione dei proprietari immobiliari, la quale parte dalla novità in vigore dal 18 giugno 2013 con la riforma del condominio: l’amministratore di condominio è obbligato a rientrare dei mancati incassi emettendo un decreto ingiuntivo nei confronti dei condomini morosi, non appesantendo quindi di ulteriori spese gli altri condomini, come avveniva in precedenza. «Se la crisi attanaglia le famiglie, quelle che sono in difficoltà prima di sospendere il pagamento dell’affitto, che comporterebbe il rischio di vedersi intimare uno sfratto per morosità, sospendono il pagamento delle rate condominiali perché corrono meno rischi», osserva Confabitare. Nel corso del 2014 i dati confermano l’affermarsi di questo fenomeno in tutta Italia con ampie percentuali, come emerge dall’anali che ha preso in esame l’andamento di questo fenomeno dal 1° gennaio al 31 dicembre 2014 in tutti i capoluoghi di provincia in Italia rispetto all’anno precedente.