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Riforma del catasto: forti preoccupazioni da parte dell’Uppi

“Rischio di aumento indiscriminato delle tasse”

Alla presenza dell’assessore al patrimonio del Comune di Pisa, Andrea Serfogli, nei giorni scorsi si è svolto nella sala dell’Hotel San Ranieri un importante convegno organizzato dall’Uppi­ Unione Piccoli Proprietari Immobiliari, per illustrare la riforma del catasto, incontro che ha messo in rilievo gli aspetti critici della riforma e, conseguentemente, le preoccupazioni dei proprietari di case, che temono un sensibile aumento della pressione fiscale sui loro beni.L’Uppi ha ribadito l’opportunità di un intervento legislativo di perequazione della tassazione sugli immobili, “basti pensare – spiega il presidente Uppi –sezione di Pisa, avvocato Gianvincenzo Tortorici – che l’attuale rendita catastale si applica sul numero dei vani, per cui due appartamenti, ciascuno di quattro vani, ma di dimensioni notevolmente differenti, ad esempio 70 e 300 mq, sono tassati in egual misura. Appare anche giustificata la norma che,coinvolgendo i Comuni, che meglio di ogni altro Ente, conoscono il loro territorio, consente una più equa omogeneizzazione degli immobili ivi esistenti,compresi quelli non ancora accatastati per i più svariati motivi”.Le preoccupazioni riguardano:1. l’attribuzione del valore di ogni singolo immobile calcolata sulla superficie del medesimo senza specificare se deve essere considerata la superficie lorda o netta;2. la determinazione del valore patrimoniale degli immobili partendo dal loro valore commerciale di mercato, pur parametrato con coefficienti correttivi, per esempio l’altezza del piano o l’esposizione a nord o a sud, di difficile applicazione;3. la possibilità che sussista una effettiva tutela del cittadino attuata dalle Commissioni censuarie locali, composte da due membri dell’Agenzia delle Entrate, un rappresentante dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), due tecnici scelti tra quelli proposti dagli Ordini professionali, un rappresentante della proprietà edilizia.“Modificando la base imponibile – prosegue l’avvocato Gianvincenzo Tortorici – il rischio è un aumento indiscriminato delle tasse. Giusta, quindi, una riforma del catasto, ormai obsoleto, e non più adeguato ai tempi moderni, ma questa deve portare ad una imposizione fiscale equa e per tutti i cittadini, onde evitare abusivismi ed evasioni, in quanto troppe tasse elevate impediscono di poter impiegare risparmi e risorse da destinare alle manutenzioni e all’installazione di impianti finalizzati al risparmio energetico; non solo, pongono a rischio la stessa proprietà di una casa con il rischio che la si renda fatiscente o, addirittura, che la si veda pignorare per impossibilità di pagare il mutuo ottenuto”. L’Uppi invita, pertanto, tutti i cittadini pisani a vigilare affinché la riforma non diventi per loro un incubo.

catas

 

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