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Gli istituti di credito hanno scoperto una vocazione da agenzie immobiliari.
All’estero non è niente di strano (vedi i mercati di lingua tedesca, come Austria o Germania, dove in banca si va anche per comprare casa, oltre che per chiedere il mutuo).
Da noi è una novità.
Colpa della massa di mutui diventati problematici, colpa della catena di esecuzioni fallimentari, colpa della crisi delle compravendite residenziali: fatto sta che le banche negli ultimi anni si sono trovare ad avere a che fare con gli immobili e con le relative criticità, come mai era capitato prima.
Sono già tre gli operatori bancari che si stanno cimentando in questo filone.
L’apripista – non a caso – è stata una banca ad un passo dal confine con l’Austria, la Cassa di risparmio di Bolzano che all’inizio del 2014 ha aperto una divisione casa.
Poi è toccato alla newco per la casa lanciata da Intesa SanPaolo.
Last, but not the laest, Subito Casa, società UniCredit, che compie un anno di attività giusto in questi giorni e che può quindi tirare un primo bilancio.
Nel caso in cui un cliente del gruppo abbia intenzione di comprare, vendere o mettere a reddito un immobile – fanno sapere dal gruppo di piazza Gae Aulenti – entra in gioco Subito Casa, la società specializzata in intermediazione.
“In poco tempo abbiamo coperto oltre il 90% del Paese attivando partnership con oltre 300 professionisti agenti immobiliari – sottolinea Gabriele Piccini, country chairman Italy di UniCredit – .
Ci aspettiamo entro giugno di raggiungere l’obiettivo dei 20mila immobili in portafoglio”.
Già 10mila le proprietà sul mercato, consultabili sul sito www.unicreditsubitocasa.it, dove è disponibile l’intera offerta immobiliare della società.
Tra i servizi di Subito Casa c’è anche il Fascicolo Casa, un documento utile sia per chi vende che per chi acquista casa, in cui vengono riportate tutte le caratteristiche dell’immobile, da quelle urbanistiche, a quelle catastali, impiantistiche e di certificazione energetica, certificate da un perito terzo.
Ma il supporto alla ripresa del mattone passa anche attraverso il mercato dei mutui, vero collo di bottiglia della ripresa: “Nel 2014 abbiamo più che raddoppiato le erogazioni dei mutui – sottolinea Piccini – per un valore di circa 3 miliardi e 300 milioni e la partenza del 2015 ci sta dando dei segnali positivi”.
In pochi mesi, inoltre, 130mila clienti del gruppo hanno aderito al nuovo servizio Carta d’Identità del patrimonio immobiliare, uno strumento che permette una valutazione del proprio portafoglio.
Qui il cliente, fornendo il proprio codice fiscale, riceve report con la stima del valore dell’immobile, il grado di volatilità e di liquidabilità, nonché alcuni valori qualitativi utili per definire un’eventuale proposta di vendita.
Cristina Giua